Una vicenda “kafkiana” tanto inquietante, angosciosa e desolante, quanto paradossale, allucinante e assurda che ha come protagonisti, ancora una volta, gli stessi attori: amministrazione, Sindaco e Presidente del Consiglio comunale di Condofuri.
Cari lettori, stiamo vivendo un momento molto buio per le istituzioni dell’area grecanica. L’incredibile e assurda “censura”, questa volta subita con scomunica e interdizione, dalla nostra testata giornalistca e dal sottoscritto, interdetto e impedito dal presidente del consiglio Comunale di Condofuri, mentre si apprestava, dopo essersi regolarmente accreditato, a riprendere in video uno spezzone del consiglio comunale di Condofuri, necessario per la realizzazione di un servizio giornalistico, rappresenta la punta dell’iceberg di un sistema politico/istituzionale malato, dentro al quale anche un principio costituzionalmente garantito – libertà di stampa – viene incredibilmente negato, senza che nessun rappresentate pubblico del territorio si ponga una riflessione seria e credibile sulla questione.
Il Presidente del Consiglio, per la terza volta consecutiva, ha impedito l’esercizio della libertà di stampa prevista dall’art. 21 della Costituzione, motivando che non essendo supportato dal Regolamento” è facoltà del presidente stesso disporre o autorizzare la ripresa dei lavori con qualsiasi mezzo” e aggiungendo ” di non poter autorizzare altre riprese, altre a alla diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune, se non per servizi giornalistici delle persone per servizi giornalistici in testo.
La pretestuasa ed incomprensibile sospensione del consiglio comunale per “interruzione di pubblico servizio”, decisa dal Presidente e condivisa dal Sindaco e dalla sua maggioranza dimostra un evidente arbitrio e un vero e proprio abuso di potere. Anche perchè noi, prima di essere scomunicati, e prima di abbadonare la sala , eravamo e siamo rimasti seduti e in silenzio in fondo e, per non turbare i lavori del Consiglio, non abbiamo risposto alla “provocazione” del Presidente che ha restualmente detto:
“Vediamo prima di aprire la seduta informo i consiglieri che autorizza lo streaming nelle pagine istituzionali dell’ente, ma non posso non intendo io, non essendo supportato dal regolamento opportuno, autorizzare altre riprese se non per servizi giornalistici delle persone per servizi giornalistici in testo.
Signor Vinci . ..eee…passiamo al primo punto …… per favore…e .. le riprese che non sono autorizzare…
La invito per la seconda volta le riprese che non sono autorizzate, ….
sospendo la seduta per essere un interruzione di pubblico servizio...
Accertato che non essendoci stata alcuna turbativa , si configura un evidente arbitrio e un vero e proprio abuso di potere .
Impedire la ripresa e registrazione, gabellando il relativo divieto come intervento necessario per assicurare il regolare svolgimento della seduta è veramente paradossale, anche perchè, come riportano pareri e sentenze, ove il Regolamento nulla preveda” in ordine alla videoregistrazione delle sedute “valgono i principi generali dell’ordinamento”, essendo “principio fondamentale dell’ordinamento che è consentito/lecito tutto ciò che non è vietato”.
Nella “striscia dell’Area Grecanica” – che non è la “striscia di Gaza” – il conflitto non è tra ebrei e palestinesi , ma tra la “stampa libera” e un certo “potere” politico… per il quale, al contrario di quanto disposto dai principi generali dell’ordinamento, non è consentito/lecito tutto ciò che è scomodo e, quindi, viene dichiarato vietato.
Potere e divieto, esercitato nel disprezzo della Costituzione e dell’ordinamento e, contrario al principio della “trasparenza amministrativa” introdotto dalla legge n. 15/2015 che stabilisce l’obbligo per tutte le Pubbliche Amministrazioni di rendere visibile e controllabile all’esterno il proprio operato.
Una vicenda “kafkiana” tanto inquietante, angosciosa e desolante, quanto paradossale, allucinante e assurda che ha come protagonisti, ancora una volta, gli stessi attori: amministrazione comunale di Condofuri, Sindaco e Presidente del Consiglio.
Ma per capire di cosa parliamo davvero, vi proponiamo “per tabulas” e video, cosa è successo. …Guarda il servizio.