Inizia oggi in quattro ospedali del Reggino l’avventura dei medici arruolati a Cuba per risollevare la sanità calabrese. Dei 51 complessivamente arrivati in Calabria, 9 hanno preso a Melito Porto Salvo, 16 a Locri, 16 Polistenae e 10 a Gioia Tauro.
A Locri, Polistena e Gioia Tauo, i medici cubani, sono stati accolti autorità locali (i sindaci, inviati
della Regione
), presenti in massa a rituale di benvenuto organizzato dai primi cittadini.

In scena ovunque, tranne che a Melito di Porto Salvo, camici bianchi pronti per essere indossati davanti alle telecamere e ai flash dei giornalisti, i primi cittadini con la fascia tricolore che hanno assicurato massima collaborazione e vicinanza.
“Bienvenidos a Polistena” così viene accolta la delegazione di 16 medici cubani.

Per gli ospedali di Polistena e Gioia Tauro, oltre al sindaco e consigliere metropolitano Michele Conia, erano presenti i cinque sindaci della Piana ed il presidente dell’Assemblea Giuseppe Zampogna e i primi cittadini di Rizziconi e Laureana,rispettivamente Alessandro Giovinazzo e Alberto Morano, dopo aver ringraziato a turno i “fratelli” cubani per il loro apporto e assicurato massima collaborazione e vicinanza, hanno giustamente consegnato per com’è, chi più chi meno, l’immagine drammatica della sanità pianigiana.
A Locri, a dare i bevenuto ai 16 medici rovnienti da Cuba, l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, l’Amministrazione comunale di Locri, oggi guidata da Giuseppe Fontana, accompagnato dall’assessore alle politiche sociali Domenica Bumbaca, e il neo assessore Marco Cavaleri. Presenti anche i consiglieri regionali Giacomo Crinò e Salvatore Cirillo.


A Melito di Porto Savo, invece, a fare da padrone nell’accoglenza dei 9 medici cubani è stato il vuoto.
L’accoglienza: un valore umano oltre che cristiano. Ma il Sindaco di Melito, anche in questo caso, ha preferito il “vuoto e il silenzio”. “Hasta Siempre comandante”.


In questo “vuoto” istituzionale, in questa mancanza di sensibilà e di capacità, c’è un condensato di significati davvero mirabile, una sintesi del concetto di “vuoto” da far invidia ad un trattato di fisica.
Probabilmente il Sindaco Orlando non si è reso conto, a differenza dei colleghi della Piana e della Locride, che hanno giustamente approfittato dell’occasione per accendere i riflettori sulla drammatica situazione della Sanità nei loro territori, che il territorio è rappresetato dalle istituzioni.
Non si è reso conto Salvatore Orlando che la “cosa pubblica” non può esser trattata come “cosa privata”.
Non si è reso conto il sindaco di Melito, e non si rendono conto i componenti il consiglio comunale, che Melito è sempre più isolato e vuoto.
In che mondo vive il Sindaco e la sua maggioranza ? Capirlo è difficile.

Diamogli il beneficio della distrazione e ricordiamogli di informarsi dai suoi colleghi e di leggere i documenti del Piano Sanitario Regionale e le carte del Servizio Sanitario dell’ASP di Reggio Calabria.

Orlando sente un vuoto che potrebbe essere pieno di tante cose, tutte potenziali e pronte a diventare effettive, ma non le sa leggere, non le sa guardare o non le vuol guardare e a completare l’opera del vuoto pieno, ci pensa il consiglio comunale , con collassi continui, silenziosi ma efficaci.

I Sindaco di Melito dovrebbe sapere che l’accoglienza è un valore umano oltre che cristiano;
Il Sindaco dovrebbe informare i cittadini e coinvolgere la sua maggioranza;
Il Sindaco dovrebbe dovrebbe conoscere e sapere quali sono i doveri istituzionali e i diritti dei cittadini.

Il fatto è che Orlando, nella sua mirabile sintesi, dà l’idea non solo di non sapere o di non voler sapere, ma di avere attorno a sé il vuoto, non quello quantico, ma quello di idee, di strategie politiche, persino di tattiche e di bot ton. E così, facendo di necessità virtù, ha pensato di introdurre il vuoto come concetto politico.
Un vuoto che ha portato Melito fuori dai radar.
Un vuoto senza speranza suggellato da un “Hasta Siempre comandante”urlato con il silenzio del consiglio e della maggioranza che, nonostante tutto, lo continua a sostenere.
I cittadini di Melito e la nostra redazione danno il benvenuto ai 9 medici cubani che oggi hanno preso servizio a Melito Porto Salvo.

Di caposud

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