Operati oltre 52mila controlli e riscontrati 1.731 reati ambientali.
Ben 9.960 pattuglie impegnate nel monitoraggio del territorio. Oltre 52mila i controlli operati l’anno scorso dai Carabinieri forestali calabresi e dei tre centri anticrimini natura siciliani. Sette arresti e 2 fermi, accanto a 1.373 denunce. Riscontrati 1.731 reati ambientali e 2.103 illeciti amministrativi, con sanzioni per oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Questo il bilancio delle attività svolte nel 2023 dai Carabinieri Forestali calabresi, illustrate, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la prestigiosa sede della sala “Piazza Paolo Orsi” del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Il Comandante Regionale Col. Giovanni Misceo, ha evidenziato l’importante ruolo di dei suoi militari sul territorio regionale, impegnati nella prevenzione e contrasto degli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari, presentando poi in maniera dettagliata l’attività svolta dalla specialità forestale dell’Arma in Calabria e Sicilia.
Tra le maggiori criticità: abusivismo edilizio, tagli furtivi e utilizzazioni boschive senza autorizzazione, e la piaga dei rifiuti che risulta colpire in modo omogeneo tutto il territorio calabrese con diverse forme di illecito smaltimento, tra cui le combustioni, e gli inquinamenti ambientali.
Ancora presenti anche se in calo, gli incendi boschivi, principali cause dell’aggravamento del dissesto idrogeologico.
L’incontro con i giornalisti, alla presenza di una delegazione dell’ic Radice Alighieri di Catona, periferia nord di Reggio Calabria, è stato introdotto dai saluti del neo direttore del Museo archeologico Fabrizio Sudano.
Nell’occasione è stato presentato anche il Calendario C.I.T.E.S. 2024 del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, a cura del Gen. B. Giorgio Maria Borrelli, Comandante del Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma.
I numeri
Complessivamente, sono stati oltre 52.000 (di cui 1560 in Sicilia), i controlli eseguiti: a tale intenso e mirato sforzo operativo si correla l’accertamento di oltre 1.731 reati ambientali,edi 2.103 illeciti amministrativi per un totale di sanzioni inflitte pari a 2.553.854,48 di euro. Una particolare menzione merita il Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente in tutte le province della regione dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali, con un impegno complessivo di 9.960 pattuglie impegnate nel monitoraggio del territorio, con particolare riferimento alla aree di maggior pregio naturalistico, e ad assicurare riscontro alle richieste di intervento formulate direttamente dagli utenti tramite il numero verde 1515 ovvero il 112, per ogni genere di aggressione alle matrici ambientali e forestali.
Tutela del territorio e incendi
Tra i Settori di intervento, primaria è stata l’attenzione rivolta alla Tutela del Territorio. Tale ambito operativo concerne, infatti, la prevenzione e la repressione degli illeciti connessi alla violazione della normativa in tema di utilizzazioni boschive, tagli di piante, tutela del vincolo idrogeologico, polizia fluviale e pascolo. La storica dedizione dei Carabinieri forestali verso tale settore è dettata dall’importanza che le relative norme rivestono ai fini della conservazione dell’assetto del suolo spesso minato dall’intervento dell’uomo attraverso illecite azioni quali tagli di piante abusivi o furtivi. Sempre finalizzata alla Tutela del Territorio è la massiva attività che l’Arma dei Carabinieri, nel 2023 ha condotto in materia di Incendi Boschivi: pur rimanendo uno dei fenomeni di maggiore criticità per la Regione, il fenomeno ha registrato nel 2023 in regione una diminuzione del numero degli incendi, scesi dai 685 del 2022 ai 506 nel 2023. In tale ambito operativo si è assicurato il proprio qualificato contributo, in particolare, in fase di prevenzione degli illeciti connessi agli incendi, attraverso uno schieramento fisso giornaliero di un numero consistente di equipaggi nelle aree di maggior e significativo pregio forestale, eseguendo 1873 controlli.
Sempre in questo settore, giova ricordare che, in attuazione delle norme scolpite in seno all’art. 7 del D. Lgs. n.177/2016, che, come noto, ha traslato i compiti di lotta attiva agli incendi boschivi tra le competenze istituzionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’attività dei Carabinieri Forestali in Calabria, come sul restante territorio nazionale, si è tradotta anche:
- nella partecipazione al presidio della Sala Operativa Unificata Regionale di Catanzaro-Germaneto, costituita dall’Ente Regione Calabria, e della neo istituita Control-Room regionale: al riguardo, l’analisi delle immagini pervenute in tale cabina di regia, fornite dai droni, ha consentito il perseguimento più mirato delle finalità di polizia amministrativa o giudiziaria di competenza;
- nel controllo sul rispetto delle misure di prevenzione A.I.B. a carico dei privati e degli Enti pubblici, con particolare riferimento alla realizzazione delle fasce antincendio previste dalle legislazioni nazionali e regionali: su tale fronte sono state inflitte sanzioni per un ammontare di € 384.788,70;
- nella perimetrazione post incendio delle aree percorse dal fuoco con relativa derivazione sulle stesse dei vincoli scolpiti in seno alla L.353/2000 e conseguente supporto ai Comuni in sede di istituzione e aggiornamento del catasto incendi, nonché nella verifica del rispetto di tale adempimento a cura degli stessi Enti;
In ultimo, sul piano investigativo, nel corso della campagna estiva antincendi boschivi, è stata operativa la “Task Force incendi boschivi“, attivata dalla Sala Operativa del Comando Generale dell’Arma, su richiesta di questo Comando, per intervenire su alcuni incendi boschivi di particolare gravità, che hanno interessato il territorio regionale anche della Sicilia, al fine di elevare i livelli investigativi delle componenti operative presenti sul territorio boscato interessato dal fuoco. E ancora, l’intensa attività posta a tutela del Territorio è passata anche attraverso un peculiare impegno volto a prevenire e reprimere le violazioni alla normativa edilizio-urbanistica e paesaggistica, quale profonda criticità che ancora interessa il territorio regionale.
Rifiuti e inquinamento ambientale
Purtroppo, quello dei rifiuti continua a costituire una delle fonti di maggiore preoccupazione per l’ambiente, come testimonia il numero dei reati e degli illeciti amministrativi accertati. Continuano a preoccupare, in particolare, i fenomeni di illecito smaltimento attraverso gli abbandoni e le combustioni, in particolare nelle aree periurbane ed urbane, nonché le discariche abusive ed i depositi incontrollati. A quanto precede si aggiungano le numerose e complesse attività d’indagine in corso a cura dei Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale afferenti anche i traffici illeciti organizzati. Al pari dei Rifiuti, particolarmente attenzionate sono state le criticità connesse ai fenomeni di Inquinamento ambientale, quali potenziali cause di gravi danni alle matrici ambientali e di squilibri per l’ecosistema. L’attività in vaglio presenta un trend crescente di illegalità che, tuttavia, appare più agevole contrastare, rispetto ad altri settori, grazie agli strumenti normativi costituiti dai cc.dd. Ecoreati, introdotti dal Legislatore nel codice penale, con particolare riferimento al delitto di “Inquinamento ambientale”. Anche in tale contesto si colloca la piena sinergia operativa che lega i Reparti dei Carabinieri Forestali a quelli Territoriali: si citano tra tutte le Operazioni congiunte programmate dalla Legione Carabinieri Calabria, denominate “DEEP”, concernente il controllo sui depuratori, “OLEUM”, riferita agli scarichi dei reflui prodotti dai Frantoi oleari, e “WAVE”, avente ad oggetto i controlli sui Lidi ed i complessi turistici. In tali contesti operativi, i Carabinieri Forestali hanno assicurato il proprio contributo operativo per i profili afferenti alla propria competenza in materia ambientale.
Parchi e aree protette
Proseguendo, il controllo per la tutela delle Aree Protette costituisce un servizio ed un impegno tradizionale sempre indispensabile che i Carabinieri Forestali assolvono, anche ai fini della salvaguardia e conservazione della biodiversità animale e vegetale nei Parchi Nazionali, nelle Riserve dello Stato e nei territori protetti regionali,nonché nei siti della Rete Natura 2000 che, nel loro complesso rappresentano il più ampio sistema integrato di protezione e conservazione delle risorse naturali. Nel peculiare settore di competenza costituito dalla Tutela della Fauna, intensificato è stato l’impegno per prevenire e contrastare la pratica del bracconaggio nei confronti della fauna selvatica, nonché il traffico illecito delle specie minacciate di estinzione (normativa CITES), per il mantenimento di un elevato livello di diversità biologica. Sul punto non si può non evidenziare il contributo che la tradizionale “Operazione Adorno” assicura da anni al fine del ridimensionamento del fenomeno del bracconaggio nel territorio reggino. Sempre alta resta, ancora, l’attenzione operativa assicurata dai Carabinieri Forestali per la Tutela della Flora, condotta mediante il controllo degli ecosistemi forestali, al fine di prevenire e contrastare i vari fenomeni di illegalità che interessano, ad esempio, le importazioni di legname extra UE di cui ai regolamenti comunitari EUTR.
Sicurezza agroalimentare
Ed ancora, non di minor rilievo per l’interesse collettivo che riscuote, è il Settore della Sicurezza agroalimentare, tesa a verificare i processi di produzione e le possibili aggressioni alle risorse agroalimentari regionali. L’attività in commento è stata finalizzata, in particolare, al contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari, al controllo sulla loro tracciabilità e rintracciabilità lungo tutta la filiera al fine di verificarne la corretta origine, salvaguardandone la qualità, ed alla repressione delle frodi. In ultimo, anche nel 2023, i Carabinieri Forestali hanno dedicato un particolare e sentito impegno all’educazione ambientale nelle scuole con una diffusa serie di interventi nei plessi scolastici della Regione che hanno coinvolto circa 6000 studenti appartenenti a 76 scuole. Con tali iniziative Comando Regione Carabinieri Forestale “Calabria”, intende promuovere una più diffusa adesione da parte delle nuove generazioni alla legalità ambientale, nell’ambito del consolidato e proficuo rapporto di collaborazione con il mondo della Scuola. (redazione@tcschannel.it)