Sindaco e assessori non hanno risposto a nessuna delle interrogazioni urgenti –

riservandosi di fornire risposta scritta entro 5 giorni –

presentate dai Consiglieri Comunali Francesco Pizzi, Nina Iaria e Luciana Familiari, rispettivamente, su “Ponte di Pilati”, “illuminazione pubblica non funzionante”, “perdite idriche” e “pericolo alla viabilità dovuto a diversi chiusini dei tombini saltati e alle buche nell’asfalto”,“orario di lavoro dipendenti comunali” – “perdite idriche” e “pericolo alla viabilità dovuto a diversi chiusini dei tombini saltati e alle buche nell’asfalto”

Convocato dal Presidente del Consiglio Francesco Benedetto, come da manuale, e nel piu assordante “silenzio” e ” vuoto”, si è svolto ieri pomeriggio, nell’apposita sala delle adunanze del Comune di Melito di Porto Salvo, l’ennesimo consiglio Comunale in sessione straordinaria, seduta pubblica e sala vacante.
Nessun cittadino, infatti, oramai da tempo, partecipa ai lavori di un Consiglio Comunale “monoblocco”, amorfo, triste e insipiente nei modi, nelle procedure e nei contenuti. Oramai, neppure gli organi d’informazione, tra l’altro mai invitati, in un anno e mezzo di amministrazione Orlando (indesiderati quando presenti) assistono ai lavori del Consiglio.

Nella politica Melitese il clima pesante e sconfortante. L’ isolamento della stampa e della cittadinanza ai diritti di partecipazione, instaurato da questa amministrazione, ha superato il livello di guardia. Se ciò è avvenuto non è stato per una bizzarria del Fato. L’isolamento del palazzo dalla cittadinanza non è la causa de male ma il distillato di una cultura di gruppo, “omertosa” e di “appartenenza” che suscita “interessi” e “interrogativi” che, evidentemente, riguardano temi piu ampi e degni di una più attenta e profonda riflessione.

Ma torniamo ai lavori del consiglio di ieri (Martedi’24 gennaio 2023). Una convocazione e un’ordine del giorno che, come al solito, non mette in discussione i reali probemi de paese, che non apre una discussione e riflessione sulle cause e sui motivi che hanno portato Melito all’isolamento e alla desertificazione umana, sociale, civile ed economica.

L’ennesima seduta, convocata per approvare i verbali delle sedute precedenti e per ratificare, prendere atto e approvare la delibera della Commissione Straordinaria di Liquidazione sul diniego allo stralcio parziale, previsto dall’art. 1, comma 227 e 228 della L. n 197/2022 (stralcio automatico cartelle esattoriali fino a 1.000 euro). Delibera di diniego approvata dalla maggioranza consiliare ( vedi relazione dell’assessore Assessore ai Tributi Francesco Romeo), con con l’astensione dei consiglieri Iaria e Pizzi, che “avrebbero preferito un maggiore approfondimento su una procedura che potrebbe andare incontro alle difficoltà che molte famiglie melitesi stanno affrontando per la crisi economica che sta colpendo il nostro territorio”
Insomma, il Consiglio comunale, non potendosi lavare le mani come “Ponzio Pilato“, per la mancanza del pubblico in sala, ha preferito abdicare al ruolo assegnatogli, dettate dalle nome sull’ordinamento degli enti locali e finanza pubblica.

Infatti, il comma 229, della legge, dà facoltà agli enti locali (la competenza, per gli enti locali,appartiene alla Giunta o al Consiglio e non all’OSL) di disporre la non applicazione delle disposizioni in esame sui carichi iscritti a ruolo di propria competenza, attraverso l’adozione di un provvedimento entro il 31 gennaio 2023, da comunicarsi entro la stessa data all’Agenzia delle Entrate-Riscossione nelle forme indicate dalla stessa Agenzia. La norma prevede che tale provvedimento sia approvato “nelle forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti”.
Basta lavarsi le mani, mi verrebbe da dire! Si ha invece il sospetto che il consiglio comunale “non sapendo prendere decisioni” o “non volendo prendere decisioni” e “non volendo rinunciare al ruolo o all’incarico ricoperto”, abbia deciso di abdicare.
Il che non è esattamente una cosa da prendere alla leggera, visto che la qualità delle decisioni assunte – o non assunte – determinano una ricaduta sui contribuenti che si troveranno a subire le conseguenze.

In apertura di seduta, nei preliminari, i Consiglieri comunali Francesco Pizzi, Nina Iaria e Luciana Familiari, hanno presentato presentato, ai sensi del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari, tre interrogazioni.
LA PRIMA AD OGGETTO: Illuminazione pubblica non funzionante in via Nazionale, via Porto Salvo, vico Porto Salvo uno e due, via Centola e contrada Lembo, “perdite idriche” e “pericolo alla viabilità dovuto a diversi chiusini dei tombini saltati e alle buche nell’asfalto”; (Clicca per leggere)
LA SECONDA AD OGGETTO: interrogazione stato finanziamento Ponte di Pilati;(Clicca per leggere)
LA TERZA AD OGGETTO: interrogazione urgente su “orario di lavoro dipendenti comunali”.(Clicca per leggere)

Sindaco e assessori non hanno risposto a nessuna delle interrogazioni, riservandosi di fornire risposta scritta entro 5 giorni.

Le interrogazioni sono state presentate rispettivamente da Iaria (sul personale), Familiari (su disservizi acqua-luce-strade), Pizzi (ponte di Pilati) . Riceveranno una risposta dal Sindaco e dai rispettivi Assessori, i Consiglieri che già aspettano una risposta per l’interrogazione sui ritardi per il rilascio delle carte d’identità ai cittadini?

Di caposud

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