Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina “Diritti Umani” ritiene doveroso ricordare tale episodio di straziante “cronaca socio-politica”

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 43° anniversario della strage di Bologna del 2 agosto del 1980, piaga ancora dolorosa impressa nella memoria collettiva, ritiene doveroso ricordare tale episodio di straziante “cronaca socio-politica” non solo per l’efferatezza, l’apparente gratuità, e l’orrore che lo caratterizzarono, ma anche perché, sicuramente in contrasto con la strategia che aveva ispirato gli stragisti, contrassegnò l’inizio di una consapevolezza civica maggiore e riscatto autentico del Paese rispetto alla viltà terroristica di qualsiasi degenerazione politica.

Alle 10:25 nella stazione ferroviaria trovarono la morte 85 persone, mentre 200 rimasero gravemente mutilate o ferite: un ordigno costituito in buona parte da tritolo, collocato in una valigia, esplose con violenza deflagrante, spappolando membra umane e incenerendo vite anche giovanissime. La reazione di Bologna fu ammirevole ed esemplare: il personale sanitario rientrò dalle ferie per prestare soccorso; vigili e forze dell’ordine favorirono l’accesso delle vittime alle strutture ospedaliere, anche con l’impiego di taxi, auto private e autobus.

Un simile attentato costituì probabilmente l’acme della violenza terroristica ed era finalizzato sicuramente a scompaginare le fondamenta democratiche della nostra Repubblica. Obiettivo che fortunatamente venne mancato, perché come i cittadini di Bologna seppero resistere allo scempio del Terrore, allo stesso modo le istituzioni sostennero l’urto di tutti gli eventi luttuosi e inquietanti che insanguinarono l’Italia durante gli anni di piombo.

Il CNDDU nel ribadire l’ importanza della conoscenza approfondita di tutti i fatti e fenomeni storici del nostro recente passato esprime la necessità di accompagnare all’approfondimento degli stessi la riflessione critica perché i giovani comprendano l’importanza dei valori su cui dovrebbe essere basata una società civile; pertanto suggerisce ai docenti delle scuole superiori di proporre attività di potenziamento incentrate su tali tematiche in funzione de un insegnamento più proficuo dell’Educazione civica e della formazione “responsabile” degli studenti.

 “La più piccola vittima della strage del 2 agosto, Angela Fresu, una bimba a cui gli assassini e i loro mandanti hanno negato la vita, oggi avrebbe 39 anni. Con il suo vorrei ricordare i nomi di tutti coloro che quel giorno versarono sangue innocente.” (Sergio Mattarella, Roma, 2 agosto 2016)

#UnitinellaMemoria2023

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

Di caposud

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