«Città Metropolitana in salute. Manovra costruita insieme ai territori»
Ennesimo appello alla Regione: «Trasferisca presto le funzioni necessarie alla crescita di settori delicati dell’Ente»
Il consigliere metropolitano delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, ha illustrato lo schema di Bilancio 2023/2025 dell’Ente ai sindaci del comprensorio rappresentanti di oltre la metà della popolazione. Il documento contabile, infatti, dopo aver superato la fase prodromica di approvazione all’interno del Consiglio, attende il parere obbligatorio della Conferenza metropolitana prima di poter tornare alla valutazione definitiva dell’aula “Repaci”.
«In questo confronto strettamente interlocutorio – ha detto Ranuccio – vorrei soffermarmi sull’ottimo stato di salute cui godono le casse della Città Metropolitana che certifica la grande capacità di gestione dell’amministrazione e permette di guardare con maggiore ottimismo al futuro». Ranuccio, nel corso del suo intervento, ha parlato di un bilancio «costruito seguendo le necessità dei singoli territori, alle prese con tante criticità da risolvere». «Una manovra positiva», l’ha definita il consigliere delegato sottolineando come «abbia sopportato il peso di una particolare congiuntura economica scandita da pandemie, guerre e conseguente aumento dei prezzi, con ripercussioni sull’acquisto di servizi, forniture e opere pubbliche». «Nonostante tutto – ha detto – siamo riusciti a mantenere alti i livelli di riscossione così da avere una buona capacità di spesa, anche a fronte dall’incremento della fornitura di energia elettrica e senza che il Governo, fino ad oggi, abbia messo in campo particolari interventi risolutivi». Questo, secondo Ranuccio, «grazie soprattutto all’oculatezza nella gestione delle risorse, eliminando gli sperperi e intercettando cospicui finanziamenti da enti sovraordinati».
«Abbiamo investito sulla viabilità – ha spiegato – garantendo la spesa ordinaria e programmando attività in conto capitale o aderendo a bandi esterni. Lo stesso vale per l’edilizia scolastica o la riqualificazione urbana che, a tal proposito, può contare su un lavoro che ci ha permesso di individuare ben 100 milioni di euro da dedicare al settore. Discorso identico vale per la messa in sicurezza del territorio e penso, ad esempio, agli interventi di pulizia dei corsi d’acqua». In quest’ultimo caso, il consigliere Ranuccio ha voluto aprire una parentesi su quella che ha definito «la benedetta storia del trasferimento delle funzioni da parte della Regione». «Voglio ricordare – ha affermato – che settori delicati come il Turismo, i Trasporti o l’Agricoltura risentono pesantemente della mancata assegnazione delle deleghe. E’ una battaglia che stiamo portando avanti perché siamo letteralmente spogliati di competenze che, per legge, spettano all’Amministrazione metropolitana. Speriamo che, presto, la Regione le voglia trasferire».
Interventi importanti sono stati previsti in tutti i gangli dell’agire amministrativo del settore metropolitano: «Se penso al Welfare – ha ricordato Ranuccio – nel finire del 2022, abbiamo pubblicato avvisi per 700 mila euro provando a dare risposte alle fasce più deboli, come gli anziani o i disabili. Tutti bandi che, ne sono certo, saranno già all’attenzione dei sindaci, considerata anche la proroga che abbiamo imposto ai termini di scadenza». Forti investimenti, poi, sono stati previsti nel campo delle Attività culturali: «Tantissimi Comuni stanno beneficiando del progetto dedicato alla “Street-art”, pensato per rievocare il mito dei Bronzi di Riace sui quali è stata fatta una grande operazione di marketing. Non va dimenticato, ancora, l’importante Piano fieristico che abbiamo improntato per promuovere il territorio metropolitano».
Nel campo della Forestazione «sono tre i progetti pilota di un alto spessore», ma sul tema dei Rifiuti «siamo stati, di fatto, spogliati». «Anche lì – ha commentato il delegato alle Finanze – dovremmo aprire una parentesi a parte».
«Questo bilancio – ha concluso Giuseppe Ranuccio – fotografa la capacità della Città Metropolitana nella fase di gestione, programmazione e spesa, suggellata anche da iniziative fondamentali quali la rinegoziazione dei mutui che ci ha concesso di risparmiare grandi risorse e reinvestirle su interventi attualmente in corso d’opera. Non è un bilancio “blindato” ed il confronto con i sindaci serve anche ad esprimere meglio la nostra filosofia di gestione. Infatti, restiamo aperti al dialogo ed alla possibilità di apportare modifiche ritenute necessarie e fondamentali per rispondere alle singole esigenze delle amministrazioni».