Una fiumara di liquami fognari costeggia le abitazioni di via Rumbolo e non solo con scarico nel torrente Tabacco, corpo ricettore le acque del mare.
Invito e diffida ad adempiere rivolto all’Ente o Enti preposto/i ad intervenire.

Sulle ataviche perduranti criticità sul sistema di depurazione del Comune di Melito di Porto Salvo, interviene il Referente unico dell’ANCADIC Vicenzo Crea con invito e diffida ad adempiere rivolto al Comune di Melito o Enti preposto/i ad intervenire.

Nella diffidatrasmessaal SINDACO COMUNE MELITO DI PORTO SALVO; all’UFFICIO TECNICO COMUNE MELITO DI PORTO SALVO; al SINDACO F.F.CITTA’ METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA; al COMANDO POLIZIA LOCALE MELITO DI PORTO SALVO; alla DELEGAZIONE DI SPIAGGIA MELITO PS; al PREFETTO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA; al PRESIDENTE REGIONE CALABRIA; all’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA REGIONE CALABRIA; alla REGIONE CALABRIA- Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità; alla REGIONE CALABRIA – Giunta regionaleDipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie – si invita l’Ente o gli Enti competenti a ripristinare la funzionalità del sistema di depurazioni e adottare ogni provvedimento a tutela dalla salute delle persone.
L’ Invito e diffida – trasmesso a mezzo pec – è stato inviato, per conoscenza, anche al MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA – Direzione Generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche; alla SEGRETERIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA – Sen. Claudio Barbaro ; al COMMISSARIO STRAORDINARIO UNICO PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE – Prof. Maurizio Giugni e, anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie-Divisione 6
per eventuali determinazioni atteso che nella comunicazione del Comune di Melito di Porto Salvo sopra citata si legge che il suddetto canale scorre all’interno dell’area di pertinenza della FF.SS.

Si fa seguito scrive Crea, dell’ANCADICalle precedenti numerose segnalazioni/richieste d’intervento a far data 25 gennaio 2018 inviate da questa associazione alle competenti Istituzioni e con riferimento alle segnalazioni dell’utenza cittadina e da parte delle forze dell’ordine riguardanti le criticità del sistema di depurazione del Comune di Melito di Porto Salvo, per sottolineare che non sono stati adottati provvedimenti utili per evitare gli sversamenti fognari, né per la rifunzionalità dell’impianto di depurazione, sebbene in data 10 maggio 2017 sia stata stipulata una convenzione con la regione Calabria per un finanziamento di euro 113.978, 13 (di cui 104.750,30 a carico interamente della regione e soli euro 9.227,83 a carico del Comune) proprio per la realizzazione di tali lavori di rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione. Ciò risulta dalla documentazione in possesso di questa associazione.

Richiamiamoprosegue la diffida dell’ANCADIC la comunicazione del Comune di Melito di Porto Salvo di cui alla nota prot. 17576 del 22 giugno 2020 a firma del Responsabile dell’U.T.C. – Settore LL.PP diretta a questa associazione e per conoscenza ad altri Uffici regionali e locali, con la quale informava che a seguito delle segnalazioni dell’ANCADIC è stato eseguito un sopralluogo con tecnici individuati dalla Regione Calabria a conclusione del quale si è messo a punto un progetto globale di riefficientamento dell’impianto di depurazione, al vaglio, a quella data, del dipartimento regionale competente per il finanziamento.
Nella stessa nota si precisa che la cunetta indicata dalla scrivente associazione è un canale di raccolta delle acque piovane che scorre a latere alle abitazioni ivi presenti proseguendo il suo percorso in adiacenza alla linea ferrata per poi confluire nel torrente Tabacco. Il suddetto canale, prosegue la comunicazione, scorre all’interno dell’area di pertinenza delle FF.SS

Va rimarcatoprosegue la nota di diffida – che i liquami fognari dopo aver percorso per circa 100/150 metri l’alveo fluviale del torrente Tabacco, all’esterno del quale, a pochi metri lato Reggio insiste il villaggio turistico alberghiero “Stella Marina”, giungono ancora alla data odierna sulla spiaggia ove formano un “lago” e di lì a mare.
Giova ripetere che in questa cunetta a cielo aperto di raccolta delle acque piovane che costeggia le abitazione non possono scorrere liquami fognari soprattutto perché le esalazioni fognarie creano disagi e potenziali pericoli per la salute pubblica.
Come anzidetto le criticità persistono, invero in via Rumbolo lungo e retrostante al muro di contenimento situato a ridosso del marciapiede lato Reggio è stata realizzata al tempo la suddetta cunetta di raccolta delle acque piovane all’interno della quale scorrono i liquami fognari che tramite una apertura praticata in alto alla parete scaricano a cielo aperto sul marciapiede e sulla strada denominata via Rumbolo.

Infiltrazioni di liquami fognari si notano in diversi punti del suddetto muro di sostegno che possono nel tempo, se non l’hanno già fatto, portare all’ammaloramento della struttura in cemento. Mentre alla fine di via Rumbolo dalla tubazione incassata nel muro di contenimento del lungomare dei Mille di Melito Porto Salvo (lato mare), continuano a scaricare a cielo aperto in modo discontinuo (ogni 5/7 minuti circa) liquami fognari sul sottostante arenile marittimo come effetto del sistema di pompaggio.

Come sopra scrittoprosegue Crea – i liquami fognari che scorrono nella cunetta di raccolta delle acque piovane confluiscono nel torrente Tabacco e da anni giungono sulla spiaggia ove formano un lago e di lì in parte finiscono a mare.

Con la presente si invita l’Ente o gli Enti competenti a ripristinare la funzionalità del sistema di depurazioni e adottare ogni provvedimento a tutela dalla salute delle persone.
Ancora oggi le acque fognarie scorrono nella cunetta di raccolta delle acque piovane che costeggia le abitazioni e parte di esse si riversano sulla parete del muro di contenimento via Rumbolo finendo sul marciapiede e sulla sottostante via Rumbolo.

Infineconclude la diffida dell’ANCADICsi segnala che perdura lo scarico discontinuo dalla tubazione incassata sul muro di contenimento del lungomare Via dei Mille.
Si segnala altresì che continua senza sosta lo scarico di acque reflue maleodoranti nel tombino idraulico denominato “Checco” di fatto trasformato in sottopasso pedonale.


Abbiamo constatato ancora che nella cunetta di raccolta delle acque piovane situata sulla via Francesco Ramirez, angolo lato Sud della stazione ferroviaria di Melito di Porto Salvo scorrono acque fognarie che per quanto possibile osservare giungerebbero in un tombino idraulico e ancora oggi scaricano sulla spiaggia.
Va fortemente ricordato che nella rete fognaria comunale sono convogliate le acque fognarie dell’ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo privo di autonomo impianto di depurazione, oggetto di una nostra precedente segnalazione agli Enti competenti di cui non si hanno notizie.

La presente viene inviata per conoscenza anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie-Divisione 6 per eventuali determinazioni atteso che nella comunicazione del Comune di Melito di Porto Salvo sopra citata si legge che il suddetto canale scorre all’interno dell’area di pertinenza della FF.SS.
Tanto si segnala per gli l’adozione degli urgenti provvedimenti a tutela della salute delle persone e a salvaguardia dell’ambiente.
Il notevole decorso temporale non giustifica questa situazione di grave pericolo sanitario per la collettività melitese e non solo atteso che l’ambiente non ha confini.
Si inviano nr.14 foto riflettenti lo stato dei luoghi.

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Si ringrazia e si chiede di essere avvisati in merito alla presente in termine di legge.

Firmato
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

Di caposud

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