l diritto alla verità rivolto a disvelare il mai conosciuto rispetto ad eventi che, a Melito, hanno segnato la storia individuale (delle persone) e collettiva del Paese. Dunque, un “dovere di verità” a futura memoria.

Una verità su fatti che, se non ancora raggiunta o se mistificata per effetto di eventi che orientano verso una prospettiva di non verità di ciò che ufficialmente viene espresso come verità, va comunque ricercata, accertata, compresa – per dare sollievo, come si diceva, alla ragione.

E proprio lo spaccato non proprio edificante del pianeta “Comune” ( inteso come amministrazione) che dal primo all’ultimo elemento veniva fuori dal contesto, pittato – per dirla con un’espressione del dialetto siciliano al quale Sciascia prestò particolare attenzione – come inadatto ad offrire risposte concrete che una comunità come quella melitese, spesso dolente attendeva e attende, pur consapevole della loro incapacità politica e delle a volte intrinseche e ostinate illogicità.https://www.facebook.com/caposudmelitotv/videos/1582130188949619

Un editoriale capace di offrire, per l’autorevolezza delle fonti, per le dichiarazioni degli autori coinvolti e per le contraddizioni individuate, delle riflessioni .

Il Sindaco afferma: «Se mi dicono che il paese è sporco io rispondo che è vero, perché lo sporcano i cittadini ».

Come dire: «Io sono colui che sono». E così la verità è colei che è perchè la menzogna “assume le apparenze della verità” .

Nel Vangelo di Giovanni, quando Gesù dice di essere venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità, Pilato domanda: «Che cosa è la verità?»

È l’eterna domanda che può trovare risposta soltanto nella verità, non in una spiegazione o definizione della verità? L. Sciascia, Nero su nero, Torino, 1979, 216]

Sciascia asseriva: …ci sono delle verità – frantumi, come di specchio, di una ignota verità – che, una volta scoperte o incautamente confessate, possono avere echi imprevedibili o molteplici, effetti liberatori o micidiali: e sono le verità che rovesciano o disgregano le apparenze, le «menzogne convenzionali»

Non si può rimanere “assenti” rispetto a condotte che hanno violentato barbaramente il paese e i cittadini e la stessa persona umana, attorno alla quale ruota lo Stato-persona, secundum Constitutionem. Complici.

E’ un problema di comunità, di senso di appartenenza di identità.Ecco che l’identità, diventa patrimonio comune quando essa è violata; diventa bene comune da salvaguardare, proteggere anche oltre l’esistenza ed esperienza di chi è stato vittima,

Una verità su fatti che, se non ancora raggiunta o se mistificata per effetto di eventi che orientano verso una prospettiva di non verità di ciò che ufficialmente viene espresso come verità, va comunque ricercata, accertata, compresa – per dare sollievo, come si diceva, alla ragione.

Di caposud

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