“Veramente! il mio timore è il suo. Non vorrei che tra un anno, tra due anni , dovessere invece essere del tutto inutili, nel senso che risciamo di ritrovarci in una situazione anche come questa tra due anni, se non c’è la volontà e, soprattutto l’assoluta presenza e controllo del territorio, perchè fatalmente ed inevitabilmente, l’economia del territorio è questa e, quindi, non escludiamo situazioni del genere ….purtroppo lo abbiamo visto anche con il Ponte, e insieme al ponte ci sono altre situazioni di degrado. …E’ inutile raccontare fandomie ai cittadini

Così la dott.ssa Anna Aurora Colosimo, Commissario Straordinario del Comune di Melito di Porto Salvo in una intervista rilasciata alla nostra emittente nella mattinata del 19 aprile del 2021 a margine della brilante operazione di sgomberato e bonifica del campo nomadi con l’abbattimento delle baracche ormai disabitate e la messa in sicurezza dell’area, letteralmente invasa da enormi cumuli di rifiuti di ogni generesi.

Giova ricordare che lo sgombero e bonifica del campo Rom, che insisteva nell’area di via Del Fortino da altre mezzo secolo, era stato portato era gia precedentemente avvenuto il 25 ottobre del 2012 dall’Amministrazione comunale a guida Costantino ( a conclusione di un processo di delocalizzazione, avviato nel 2002) con l’abbattimento delle baracche e l’avvio delle attività di bonifica dell’area.

L’operazione, con l’abbattimento delle baracche ormai disabitate e la messa in sicurezza dell’area, letteralmente invasa da enormi cumuli di rifiuti di ogni generesi si era svolta in assenza di problemi di ordine pubblico, con i mezzi pesanti e le maestranze che avevano provveduto all’abbattimento delle baracche ormai disabitate e alla messa in sicurezza dell’area..

Alle famiglie rom sgomberate dal campo erano stati assegnati gli alloggi appositamente acquisiti dal Comune e che il progetto orignario del 2002 ruotava attorno a due capisaldi: l’inclusione nel tessuto sociale delle famiglie rom; la riqualificazione dell’area, con il recupero del palazzetto dello sport, e l’insediamento della caserma della Polizia Municipale nei locali dell’ex carcere di via Del Fortino, dove dovevano essere trasferiti anche gli uffici afferenti all’area delle politiche sociali e dove avrebbe dovuto essere istituita la biblioteca comunale.

Siamo a Marzo del 2024, e sembra che le lancette dell’orologio siano tornate indietro di ventidue anni. Sono bastati poco più di due anni di amministrazione incompetente, distratta e scellerata per cancellare tutti gli sforzi economici, politici e amministrativi.

Oggi nel mese di marzo del 2024, a differenza del 2012 , in via del Fortino, c’e una caserma dei Vigili Urbani, che è praticamente stata integrata dal campo rom . Sembra paradossale ma è proprio così. I nomadi dovevano essere integrati nel territorio melitese ed invece sono stati loro ad integrare il corpo dei vigili Urbani.

ll campo nomadi, come dalle giuste preoccupazion espressse dott.ssa Anna Aurora Colosimo, Commissario Straordinario del Comune di Melito di Porto Salvo nella mattinata del 29 aprile del 2021, torna nelle condizioni antecedenti la data 25 ottobre 2012 e ci riporta indietro nel tempo , di oltre 50 anni. Il Fortino, è come la tela di Penelope. Una storia di “trama e ordito” della quale è difficile prevedere la fine. Questa la nuova e vecchia “Odissea Melitese” che, a differenza di quella raccontata da Omero, non ha nulla di eroico, anzi ha dell’incredibile!!

La situazione, come si vede dalle immagini, diventa allarmante. Il Campo si trasforma in una enorme discarica abusiva con i rifiuti di ogno genere (sacchi neri, matriale plastico e in legno, cartoni, rifiuti ngombranti, elettrodomestici, pneumatici etc.) che circondano la stessa caserma della Polizia Municipale.

Periodicamente, quando tutto è saturo, si verifica il fenomeno delle “fumarole”. Ignoti appiccano il fuoco per liberare e fare spazio a nuovi rifiuti con gravi conseguenze sulla salute e sull’ambiente. I rifiuti che bruciano, grazie all’imperizia e alla negligenza , rilasciano sostanze tossiche nell’aria, come diossine e altre sostanze chimiche nocive. L’esposizione a queste sostanze può causare problemi respiratori, danni al sistema nervoso e persino cancro. Le persone che vivono in quella zona possono essere esposte a fumi tossici e a sostanze inquinanti, aumentando il rischio di malattie respiratorie e altre patologie.

Lo certifica la stessa Asp dopo un recente sopralluogo, relazionando che tale situazione di carenza igienico sanitaria, rappresenta anche ricettacolo per la proliferazione roditori e insetti nocivi con possibili trasmissioni di malattie infettive ed invitando il Sindaco ad intervenire e procedere d’urgenza alla rimozione e allo maltimento dei rifiuti, secondo calssificazione,conferendoli in discariche autorizzate, nonche alla sanificazionedei siti in interesse fino a totale bonifica, a tutela della salute pubblica,ambientale e dell’incolmità pubblica.

Il sopralluogo risale al 25 gennaio 2024 , come la nota dell’Asp, correlata da materle fotografico rappresentativo dello stato dei loghi, inviata a Sindaco d Melito di Porto Salvo.

Nessuna iniziativa e nessuna procedere d’urgenza, ad oggi ,risulta essere stata assunta dal Sindaco che, in qualità di massima autorità amministrativa del comune, di fronte ad una emergenze sanitarie accertata dal personae dell’Asp, ha la responsabilità di tutelare la salute e il benessere dei cittadini. Questo ruolo comporta diverse responsabilità che vanno dalla mancata vigilanza ambientale all’ omesso rispetto di normative e regolamenti relativi alla salute pubblica e all’ambiente.

Di contro, il Sindaco e l’amministrazione Comunale, invece di bonificare decidono di inserire nel contesto , un progetto denominato “Aspromonte in città” , appaltando i lavori , per la realizzazione di uno spazio verde all’interno dell’area in cui sorge attualmente l’ex depuratore . In sostanza, invece di bonificare l’area e recuperare il vecchio palazzetto dello sport, l’area sarà estesa con la demolizione del vecchio depuratore e, all’nterno di quest’area, saranno realizzati un campo bocce, un’area giochi inclusiva per bambini, un campo di street basket e un percorso ciclopedonale. Tutte opere, dice il Sindaco, che favoriranno l’attività all’aria aperta dei cittadini di ogni età. Le strutture appena elencate, continua la descrizione dell’opera, insieme ad elementi di arredo smart e di spazi per il ristoro e la sosta, favoriranno l’incremento della socialità, dell’inclusione e della qualità della salute.

Insomma, è come voler realizzare, al fine di favorire l’attività all’aria aperta dei cittadini di ogni età, un’area giochi inclusiva per bambini e anziani, costruendo parco urbano dentro l’inferno e con area verde e alberi di mandorlo . Il progetto ” Aspromonte in città” visto l’ubicazione, dovrebbe essere rinominato “Aspromonte all’inferno” ,

Ma come si può pensare di utilizzarere finanzamenti pubblici, in questo caso fondi del PNRR , per realizzare opere quanto inutili quanto assurde?

Ma veramente, il Sindaco e l’amminitrazione comunale, pensa di incrementare la socialità, l’inclusione e la qualità della salute con un’opera all’inferno?

Ma veramente pensate di ridurre con “Aspromonte all’inferno” , e senza la riapartura del Ponte, la frammentazione del tessuto urbano melitese, soprattutto verso la periferia della frazione Pilati?

Siete veramente convinti che ai nostri giovani ( quelli che ancora non sono andati via da Melito, perchè ancora adolescenti), e ai nostri anziani (quelli che non sono già andati in paradiso) serva aggiungere un nuovo inferno in quella zona gia degradata del paese?

Se veramente lo pensate? E lo pensate, visto che avete già appaltato i lavori per la realizzazione di parco urbano dentro l’inferno e con area verde e alberi di mandorlo. Allora, a meno che l’unico nteresse non sia l’appalto .. , il problema è veramente serio! .Per contrastare il potere del diavolo, bisogna chiamare subito un esorcista.

Perchè chi è posseduto non è più padrone di sé. Il padrone è il “diavolo” che è riuscito ad impossessarsi non solo degli amministratori , ma anche dei pochi personaggi, politicamente esposti con i partiti politici sul terrritorio che aspettano e pregano in silenzio il diavolo per potere , un giorno , governare questo paese di poveri peccatori.

Domenico Vincenzo Vinci

Redazione Capo Sud Television Channel

Di caposud

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *