“I SCECCHI SI SCIARRIANU E I BARIDDHI LEVANU ‘A FURIA “?
I consiglieri del gruppo Misto lamentano ostruzionisno e mancate risposte ad interrogazioni aventi ad oggetto servizio di spazzamento e depurazione.
L’uomo è andato sulla Luna, è riuscito ad inviare una sonda su Marte e ad organizzare molteplici spedizioni nello spazio; tuttavia, a Melito di Porto Salvo, faremmo bene a non rivolgere troppo il naso verso il cielo, perché vi è il concreto rischio che i nostri piedi inciampino tra l’immondizia presente nelle strade.
Purtroppo, nonostante sia compito primario dell’Amministrazione rimuovere “Degrado e sporcizia”, il paese di Melito è sporco e invaso dai rifiuti che non vengono raccolti dai servizi a ciò addetti. Una situazione che da straordinaria è divenuta tristemente ordinaria, al punto che i cittadini, oramai abituati e vivere situazioni di assoluto degrado, si inchinano al Paese sporco, ed il Sindaco non risponde neppure alle interrogazioni dei consiglieri, nonostante si tratti di problematiche che riguardano contemporaneamente aspetti ambientali e igienico sanitari .
“Nessuna risposta sul servizio di spazzamento; per quanto riguarda la depurazione nonostante la specifica richiesta non ci è dato sapere come si sia proceduto fino ad oggi per ovviare al problema, ma è stato soltanto fornito l’ennesimo elenco di finanziamenti ottenuti o che saranno ottenuti; un elenco che si aggiunge ai vari PNRR conseguiti in questi mesi ma per cui ancora non si vede un cantiere aperto! Dichiarano i 6 consiglieri comunali del gruppo misto, Francesco Pizzi, Anotinina Iaria, Luciana Familiari, Antonino Vadalà, Silvia Foti e Gabriella Campagna, che si affidano ad un comunicato stampa er informare cittadini i cittadini.
Continua – riporta una nota stampa dei consiglieri del gruppo Misto su risposte ad interrogazioni aventi ad oggetto servizio di spazzamento e depurazione – la mancanza di chiarezza, comunicazione e concretezza dell’attuale Amministrazione che, di fronte a due specifiche interrogazioni presentate dai sei consiglieri del gruppo misto, risponde in modo elusivo o non risponde affatto.
Pochi giorni fa – prosegue la nota – gli stessi consiglieri Francesco Pizzi, Anotinina Iaria, Luciana Familiari, Antonino Vadalà, Silvia Foti e Gabriella Campagna, si sono visti costretti a diffidare Sindaco e Assessori al fine di ottenere riscontro a due interrogazioni urgenti riguardanti il servizio di spazzamento delle strade, ormai invase da ogni tipo di sporcizia tanto da risultare in alcuni tratti difficilmente percorribili, e il servizio di depurazione, con la specifica richiesta di chiarimenti in merito alle modalità di smaltimento dei reflui fognari dopo la revoca dell’autorizzazione allo scarico per l’impianto di via Notaro disposta dalla Città metropolitana.
Si è voluta porre l’attenzione – continua la nota– su due gravi problematiche che creano difficoltà concrete ai cittadini melitesi, con evidenti problemi di sicurezza e igiene pubblica, come peraltro si evince dalle numerose segnalazioni pervenute in questi giorni sulle critiche condizioni del mare, confermate dai risultati dei prelievi effettuati dall’Arpacal che risultano fuori norma nella zona di Pilati.
L’atteggiamento posto in essere da Sindaco e Assessori, non rispondendo nel merito e non fornendo i chiarimenti esplicitamente richiesti, oltre a dimostrare una mancanza di rispetto istituzionale, evidenzia come gli stessi siano ciechi e sordi di fronte alle gravi criticità che persistono sul territorio melitese e sulla totale incapacità di trovare le soluzioni più adeguate a tutela dell’incolumità e della salute pubblica.
Nessuna risposta sul servizio di spazzamento; per quanto riguarda la depurazione nonostante la specifica richiesta non ci è dato sapere come si sia proceduto fino ad oggi per ovviare al problema, ma è stato soltanto fornito l’ennesimo elenco di finanziamenti ottenuti o che saranno ottenuti; un elenco che si aggiunge ai vari PNRR conseguiti in questi mesi ma per cui ancora non si vede un cantiere aperto!
Nonostante questo atteggiamento di ostruzionismo – conclude la nota dei sei consiglieri del gruppo misto – porteremo avanti la nostra azione e l’obiettivo di sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione le vere e concrete problematiche che attanagliano la quotidianità dei nostri concittadini facendoci portavoce delle continue segnalazioni che ci pervengono costantemente sullo stato di degrado del nostro paese e sui numerosi disservizi esistenti, alla ricerca di fatti concreti ed evitando di fermarci di fronte alle belle parole che ad oggi non hanno ancora avuto alcun riscontro.
FIN QUI LA NOTA, a firma dei Consiglieri Comunali Francesco Pizzi, Anotonina Iaria, Luciana Familiari, Antonino Vadalà, Silvia Foti e Gabriella Campagna, SULLA QUALE CI SIANO CONSENTITE ALCUNE RIFLESSIONIE QUALCHE DOMANDA.
SPAZZAMENTO STRADE (dichiarate oggi) : Nessuna risposta sul servizio di spazzamento e atteggiamento di ostruzionismo.
Che fine ha fatto la vostra interrogazione urgente del 19/06/2023 ad oggetto: Mancato spazzamento e sfalcio delle erbe spontanee secondo il “Contratto d’appalto del servizio di d’appalto per l’affidamento dei servizi di igiene urbana”.
Sarebbe interessante sapere, se e quali altre iniziative, sono state assunte oltre alle interrogazioni che rimangono lettera morta, visto che è trascorso un mese, dalla precedente interrogazione, nella quale dichiaravate – il servizio risulta essere regolarmente pagato alla ditta aggiudicatrice e che nel contratto tale servizio ha un costo di circa 260.000 € annui, gravando sui cittadini?
Il problema non può più essere ignorato, né liquidato sotto il manto pietoso dell’ostruzionismo.
Mi sono chiesto se l’ambiente pubblico, degradato e sporco, che si presenta in tanta parte del paese non rappresenti una vera e propria “istigazione a delinquere” per i cittadini incivili, che certo non intendo giustificare (anzi, devono essere duramente perseguiti, anche se sarei curioso di sapere se e quanti siano stati mai scoperti e sanzionati).
Non si può continiare a tacere di fronte a risposte elusive, frasi e parole sempre impastate con menzogne, sotterfugi e verità di comodo.
Il silenzio, si chiama omertà, si chiama ingiustizia, non c’è nulla di virtuoso.
È, dunque, semplicemente intollerabile continuare a subire una situazione che umilia e mortifica un paese che non merita di soffocare tra i rifiuti, a causa dell’inefficienza di un servizio pubblico.
Come è intollerabile non avere risposte urgenti per il servizio di depurazione, con la specifica richiesta di chiarimenti in merito alle modalità di smaltimento dei reflui fognari dopo la revoca dell’autorizzazione allo scarico per l’impianto di via Notaro disposta dalla Città metropolitana.
Chiediamo pertanto, che queste problematiche vengano dibattute co n urgenza e chiarezza, in sede consiliare al fine di trovare una soluzione idonea per assicurare il regolare svolgimento di servizi di vitale importanza per l’igiene e la salute pubblica.
Diversamente, come recita un significativo proverbio siciliano tanto caro a Camilleri : “u sceccu unni cari si susi” ( “l’asino dove cade, si alza“).
Il significato di questo proverbio è semplice: vuole dire che ci si ritrova sempre allo stesso punto. È una metafora di una situazione che non cambia, che rimane sempre uguale.
L’asino, dunque, si rialza proprio lì dove è caduto, non spostandosi e magari perseverando a fare qualcosa che lo farà cadere di nuovo.
Da qui, si apre un’interpretazione analoga. Non si tratta soltanto di rimanere fermi allo stesso punto, ma di perseverare nell’errore.
A meno che, non si tratti di questioni che hanno a che fare con il significato di un vecchio detto riggitano:
” I SCECCHI SI SCIARRIANU E I BARIDDHI LEVANU ‘A FURIA ” Anche il significato di questo proverbio è semplice: vuole dire che “GLI ASINI LITIGANO E I BARILI POSTI SULLA LORO GROPPA NE FANNO LE SPESE.
Sino agli anni ’50, in questo paese come in tutto l’entroterra, c’era un’antica e giornaliera usanza, mancando ancora l’acqua corrente nelle abitazioni, condurre degli asini alle fontane pubbliche, carichi di barili di legno, per il prezioso rifornimento, sia per i comodi familiari che quelli altrui ( servizio spesso fatto a pagamento dai conduttori, i così detti SCECCARI ).
Ma, non era raro che gli asini si urtassero e si dessero dei calci e, sotto le bacchettate dei conduttori, i barili si rompessero spandendo il liquido addosso a chi era loro vicino o sul dorso degli stessi ” impazienti “ animali.
Da qualche anno, la similitudine degli asini che litigano e i barili che si rompono con consiglieri divisi da opinioni diverse che danneggiano l’oggetto del loro accapigliamento (i cittadini) , più che mai nella nostro paese ha motivo di essere.
Insomma, sarebbe interessante sapere se ci troviamo di fronte a “u sceccu unni cari si susi”
oppure se si tratti di ” scecchiichi si sciarriinu e i bariddhi levunu ‘a furia”