Sarà il giorno della verità per chiarire la situazione che va sempre più verso l’assoluto degrado e chissà verso quali altre sorprese ?

Il Consiglio metterà alla prova dei numeri la maggioranza, e alla prova di coerenza e responsabilità ( non solo politica) l’intero organo assembleare, ed in particolare, i “tanti” e “diversi” “parretici” , che affermano di “astenersi” per il “Bene del paese”.

Finalmente, dopo tante polemiche, interne ed esterne, non ultime quelle dei Consiglieri Nina Iaria e Francesco Pizzi ( quest’ultimo, non riconoscendosi in alcuni atteggiamenti della maggioranza, ha lasciare il gruppo “Risorgimelito” per passare al gruppo misto), torna a riunirsi martedì 23 Maggio alle 15.00, il Consiglio Comunale di Melito di Porto Salvo.

Iaria e Pizzi , nei giorni scorsi, avevano pubblicamente denunciato la mancanza di chiarezza, comunicazione e trasparenza amministrativa , dichiarando , tra l’altro, di aver, addirittura, appreso tramite alcuni organi di stampa ( rif. articolo Capo Sud Television ChannelTempo scaduto e supplementari finiti. La partitite si decide ai rigori e le “conseguenze possono essere gravi’.), della recente diffida del Prefetto, riguardante l’approvazione dello schema di rendiconto dell’esercizio finanziario 2022, della richiesta da parte della corte dei conti di documenti riguardanti due delibere approvate dal consiglio comunale e in un ultimo ma non per ordine di importanza, della richiesta da parte dell’ANAC di chiarimenti riguardo la gestione la proroga del servizio di igiene urbana.

Oltre alla Consigliera Antonina Iaria – che , tra l’altro, si è lamentata per l’ennesimo ritardo accumulato nell’approvazione di un atti particolarmenti importanti quali il rendiconto della gestione dell’anno 2022 ( scaduto a 30 Aprile) ed il bilancio di previsione 2023-2025 (scadenza 30 prorogata al 31 Maggio) – e Francesco Pizzi, chè ha già lasciato la maggioranza, ci sono un gruppo di consiglieri attestati, oramai da oltre un anno, su posizioni critiche che dovrebbero, una volta per tutte, chiarire in consiglio e all’elettorato la loro posizione .

Tra questi ce ne sono alcuni, come David Barilla, Gabriella Campagna e Silvia Foti regolarmente assenti alle sedute consiliari, altri, invece, come Luciana Familiari e Antonino Vadalà, che pur non risparmiando dure critiche alla maggioranza spesso esprimendo voto contrario in consiglio, non hanno mai assunto iniziative o formalizzato l’uscita dal gruppo “RisorgiMelio”, e altri ancora, come Domenico Scambia, che pur non condividendo l’operato della maggioranza, assumono, spesso, la posizione di astenuto (non sincerus) per mantenere il quorum “strutturale” , necessario per la validità di qualche importate seduta di Consiglio Comunale.

Una politica ingiustificabile, a tratti offensiva anche della stessa responsabilità delle persone comuni, malcelata solo dietro al paravento sempre più fragile del ‘bene comune’.

Martedì 23 maggio, sarà il giorno della verità per chiarire una situazione che va sempre più verso l’assoluto degrado e chissà verso quali altre sorprese ?

All’ordine del giorno della seduta convocata dal presidente Francesco Benedetto , tra cinque punti, l’approvazione da parte del consiglio, del rendiconto della gestione dell’anno 2022, metterà alla prova dei numeri la maggioranza, e alla prova di coerenza e responsabilità ( non solo politica) tutto il consiglio, ed in particolare, i “tanti” e “diversi” “parretici” , che affermano di collaborare per il “Bene del paese” .

E poichè il rendiconto della gestione rientra tra le funzioni e competenze del Consiglio comunale, che eletto direttamente dai cittadini in concomitanza con l’elezione del sindaco, è il massimo organo istituzionale rappresentativo della collettività locale, cui spettano funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente locale, sarebbe troppo comodo se non “paraventale” e “paraculare” tentare di scaricare le responsabiltà solo sul Sindaco e sulla Giunta.

Poichè, mentre il Sindaco deve dare attuazione agli indirizzi del Consiglio, e deve riferire e rispondere al Consiglio del suo operato, il Consiglio comunale, eletto direttamente dai cittadini in concomitanza con l’elezione del sindaco, è l’organo rappresentativo della volontà politica popolare ed ha, tra l’altro, funzioni amministrative è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo ( articolo 42 Testo unico degli enti locali (TUEL), ed ha competenza sugli atti fondamentali, quali: programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie;

L’art. 127 del t.u. prevede, infatti, al comma 1 sotto la voce “ controllo eventualeche le deliberazioni della giunta e del consiglio sono sottoposte al controllo, nei limiti delle illegittimità denunziate.

Un tanto per evidenziare come anche i consiglieri, sono ed hanno un ruolo rilevante nella funzionalità della macchina amministrativa, un’aspetto spesso trascurato da chi è stato delegato ad esercitare tale funzione ( responsabilità “omissiva”) di amministratori delegati a fare sì che la maggioranza di governo rispetti la prassi e la normativa giuridica esistente.

I consiglieri comunali, considerato che in comuni come quello di Melito, non esiste un gruppo di opposizione che abbia questa funzione amministrativa, li potremmo definire stante le funzioni che il legislatore ha loro delegato, consiglieri per la legittimità degli atti.

Ne consegue, che anche i consiglieri comunali potrebbero incorrere in forme indirette di responsabilità civile qualora “omettano” di intervenire su questioni ed atti di pubblico interesse, che venga approvato, in consiglio comunale, anche con il voto favorevole o di mera astensione, la cui presenza però in caso di astensione abbia comportato, la legalità della seduta del consiglio comunale.

I Consigli, quindi, in quanto organo collegiale costituiscono una specie degli organi amministrativi e sono caratterizzati, in via generale, dal fatto che, ad essi, sono preposte una pluralità di persone, le quali esprimono la volontà dell’amministrazione mediante l’adozione di una deliberazione unitaria, imputabile all’organo che riduce ad unità le volontà particolari dei singoli componenti ed assorbe le volontà personali (principio della maggioranza).

Il Consiglio, infatti, non solo partecipa alle definizione delle linee programmatiche , ma anche all’adeguamento e alla verifica periodica del rispetto delle stesse da parte del Sindaco e dei singoli Assessori. Verifica che deve avvenire periodicamente, e questa attività è importante, perchè esprime in modo fonrmale il potere di controllo del Consiglio sull’esecutivo.

Le vigenti competenze del Consiglio comunale sono molto ampie e confermano che questo organo assembleare e rappresentativo, è sostanzialmente l’organo centrale, basilare, del Comune, ed è il perno della vita amministrativa locale.

I controlli possono essere esercitati sia dal Consiglio nel suo complesso ( mozione di sfiducia) che dai singoli Consiglieri e si svolgono attraverso gli atti ispettivi ( interrogazioni, interpellanze e mozioni ) . I controlli esercitati dai Consiglieri sono anche quelli effettuati in collaborazione con i Revisori dei conti ( articolo 239 , comma 1, lettera a)del Testo unico).

Un percorso lungo e tormentato, dalle critiche e contestazioni al Sindaco del mese di marzo del 2022, dei consiglieri Pizzi, Familiari, Barilla e Campagna, all’uscita dalla giunta dell’ottobre scorso dell’assessore Antonina Iaria che nel mese di giugno 2022 ha rinunciato, con le sue dimissioni, alle deleghe di Assessore al Bilancio e alle Politiche Sociali, all’ uscita dal gruppo di “RisorgiMelito“ del Consigliere Francesco Pizzi, che nei giorni scorsi ha aderito al gruppo misto, all’ annunciata uscita dal gruppo “RisorgiMelito“ da parte di alcuni consiglieri che dovrebbe essere formalizzata in vista del consiglio del l giorno 23 maggio p.v riguardante l’approvazione dello schema di rendiconto dell’esercizio finanziario 2022.

Un percorso lungo e tormentato, sempre determinato dalle medesime motivazioni, dalle stesse ragioni di fondo: l’incapacità di questa amministrazione di aprirsi ad un dialogo e confronto vero e profondo tra amministratori sulle scelte fondamentali, ad affrontare le situazioni, da quelle ordinarie a quelle più spinose e complesse, con la necessaria trasparenza e disponibilità, a operare con convinzione per un pieno coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale, alla vita amministrativa della nostra collettività e alla condivisione sulle scelte più rilevanti e qualificanti da intraprendere e sulle risposte ai cittadini, dalle emergenze rispetto all’assenza del livello minimo dei servizi essenziali a quelle del carente servizio di igiene ambientale, dalle criticità ambientali e dei disservizi idrici , fognali dalla disastrata viabilità stradale al lungomare e al Ponte di Pilati chiuso da oltre due anni.

Ci troviamo di fronte a “lordazzi” patentati che vigili e forze dell’ordine non riescono ad individuare, a strade e fiumare sempre più colme di spazzatura, fogne a cielo aperto , copiose perdite idriche, strade piene di crateri , lungomare cadente e pericoloso, segnaletica orizzontale e verticale “capasotto”, a proprietari di cani che lasciano sporcare vergognosamente i marciapiedi del paese , degrado di ogni genere e continuate ad aumentare le Tariffe e mentire sui servizi resi dalle ditte titolari degli appalti, certificando addirittura la corretta esecuzione dei contratti, mentre i controllori continuano a “non vedere” ed a non prendere provvedimenti.

Ci troviamo ad inizio della stagione estiva con turisti e vacanzieri costretti ad evitare Melito. Questa richiesta di informazioni , è un esempio evidente: “Lo scorso anno sono stato nell’inferno di Melito in “vacanza”… Quest’anno è migliorata qualcosa? Perché non vorrei ritrovarmi di nuovo a lottare e scrivere a istituzioni, giornali e televisioni visto che non sopporto le cose sbagliate! Le passeggiate nei viali d’immondizia tra topi morti e vivi, la mancanza di acqua, le fogne a cielo aeprto, lo scempio del degrado generale e l’aroma diffuso d’incendio me lo vorrei risparmiare…Anche perché stavolta scriverei direttamente a Ministri, Presidenti, Iene e Striscia la Notizia”.

Ci troviamo di fronte ad amministratori che prendono fior di quattrini, per stipendi, indennità, e prebende varie e non pensano ad altro se non a creare gruppi e gruppuscoli per il potere.

Insomma, speriamo che il consiglio di martedì non si traduca nell’ennesima dimostrazione di come il pressapochismo di questa maggioranza vada a braccetto con una improvvisazione amministrativa quotidiana nella gestione della cosa pubblica.

Siamo giunti ad un punto di svolta, o si è in grado di esercitare, senza condizionamenti , il mandato di Consigliere Comunale all’interno dell’ organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune, oppure si vada a casa, evitando situazioni imbarazzanti, non prive di responsabilità politiche e personali.

Si tratta, semplicemente, di prendere atto ed ammettere di essere in presenza di una maggioranza incompetente e inadeguata a gestire la cosa pubblica.

Se ( e mi rivolgo ai “tanti” e “diversi” consiglieri “parretici”) reputate inadeguati ed inaccettabili i criteri e le modalità con cui vengono esercitate le funzioni di governo della nostra comunità e denunciate la indisponibilità Sindaco e la Giunta a sviluppare una relazione dialettica e di confronto sulle questioni e sulle prerogative dei singoli consiglieri;

Se ritenete che non esistono le condizioni di agibilità democratica e che non sia più possibile continuare a lavorare, dentro e fuori le istituzioni, per ricompattare e rilanciare una iniziativa politica unitaria;

Se rirenete di essere fronte a certi “documenti ” elaborati da alcuni funzionari, recepiti dai competenti ( ma non tanto) assessori e votati a maggioranza dal consiglio comunale che, attestano a norma di legge la conformità e la regolarità del servizio e dell’atto eludendo, intenzionalmente o per induzione, i vincoli di finanza pubblica ( gli amministrativi e gli amministratori di un Comune, alla stregua di tutti gli altri “pubblici ufficiali” dello Stato, dovrebbero dare conto del loro operato)

Se ritenete NON CONDIVISIBILE la delibera di giunta di APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE E DELLO SCHEMA DI RENDICONTO DELL’ESERCIZIO 2022 in quanto non approvate il metodo e merito delle scelte che si propongono;

Se ritenete, che ancora una volta il Consiglio Comunale viene svuotato di fatto delle proprie prerogative di esprimere un voto ragionato, approfondito, consapevole e che prevale ancora una strana modalità con la quale il Sindaco e la Giunta predispongono e dispongono gli atti esautorando nei fatti la possibilità di intervento reale e di merito l’intero consiglio comunale;

Se ritenete, che in queste condizioni non è possibile esprimere un voto di merito sul rendiconto di gestione, per cui i 5 consiglieri componenti la giunta votano a favore, una parte del consiglio per salvare il Sindaco e la Giunta, si divide tra favorevoli (de parte) e astenuti (non sincerus) per mantenere il quorum “strutturale” necessario per la validità della seduta ( deve permanere per l’intero svolgimento delle operazioni), e si perpetua una doppia contrapposizione tra i favorevoli (de parte), gli assenti (de non) e gli astenuti (non synceri) che accentua ulteriormente quella visione divisiva interna , che nell’individuazione del nemico si ricompattano le truppe;

Avete una sola alternativa a quella di RASSEGNARE MOTIVATE DIMISSIONI : TACERE PER SEMPRE.

Domenico Vincenzo Vinci

Di caposud

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